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SIPPS Newsletter dalla letteratura. Articolo "Rapida espansione e diffusione internazionale di M1UK nell'ondata post-pandemia di Streptococcus pyogenes nel Regno Unito"
lun 01 lug, 2024

Di seguito l'articolo pervenuto dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS)

Vieira A, Wan Y, Ryan Y, Li HK, Guy RL, Papangeli M, et al.
Rapida espansione e diffusione internazionale di M1UK nell’ondata post-pandemia di Streptococcus pyogenes nel Regno Unito.
Nat Commun 2024;15: 3916.

Da qualche tempo a questa parte, praticamente a partire dal 2022, in corrispondenza dell’ultimo periodo della pandemia di COVID-19, in tutto il mondo è stato segnalato un incredibile aumento della patologia da Streptococcus pyogenes (Sp). Ciò ha riguardato non solo le più comuni malattie da Sp come faringotonsillite, scarlattina ed impetigine, ma anche patologie meno frequenti e, sfortunatamente, nettamente più gravi come sepsi, meningite e polmonite con pleurite. Le segnalazioni dell’aumento sono cominciate dal Regno Unito ma si sono rapidamente estese a moltissimi altri stati creando non poche preoccupazioni e l’avvio di iniziative di monitoraggio e approccio diagnostico terapeutico sul territorio spesso di discutibile efficacia. La necessità di chiarire quello che stava succedendo e, soprattutto, di conoscere perché erano in aumento le forme più gravi ha, fortunatamente, dato notevole impulso alla ricerca microbiologica più qualificata con risultati che, ben lungi dall’essere considerati definitivi e capaci di dettare linee di comportamento efficaci e sicure, cominciano a chiarire cosa deve essere successo e cosa ci si può aspettare in futuro. Lo studio di Vieira e collaboratori è il più avanzato in proposito, anche perché fatto con estrema competenza e capace di analizzare la situazione per un lungo periodo proprio nel Regno Unito, dove il problema è nato.

Questi autori hanno esaminato le caratteristiche di Sp isolati in quel paese per lunghi anni, confrontando le caratteristiche genetiche degli isolati nel tempo e analizzando l’associazione tra questa e il tipo di patologia osservata. Semplificando l’enorme numero di dati raccolti, si può concludere che l’aumento dei casi di patologia da Sp deve essere riferito al diffondersi di un ceppo di Sp portatore della proteina M1 (genotipo emm1), già noto per essere altamente virulento e tale soprattutto perchè frequentemente portatore di mutazioni capaci di inattivare il sistema covRS che deprime i fattori di virulenza del batterio. L’attribuzione dell’aumento dei casi di patologia da Sp a questo batterio sembra certa non solo perché la massima parte delle malattie streptococciche invasiva diagnosticate nel Regno Unito era associata con il riscontro di Sp emm1 in sede di infezione ma anche perché la stessa cosa, sia pure con percentuali un pochino inferiori, è stata evidenziata anche negli altri paesi nei quali il problema streptococco è divenuto assai più frequente che in passato. Un dato molto interessante è derivato dall’analisi della diffusione temporale della patologia da Sp emm1. Questa ha dimostrato che le forme invasive dovute a questo batterio non erano presenti durante la pandemia ma sono incredibilmente aumentate di frequenza dopo l’eliminazione delle misure di contenimento alla diffusione di SARS-CoV-2. Poiché queste hanno soprattutto ridotto la diffusione della patologia a trasmissione respiratoria, il dato negativo in corso di misure restrittive e quello fortemente positivo a restrizioni soppresse hanno fatto pensare che il batterio responsabile dell’epidemia fosse, per dirla con gli autori dello studio, “uno specialista delle infezioni orofaringee”. A supporto di questa ipotesi viene portato il fatto che oltre il 20% delle pleuriti nelle quali il patogeno in questione era stato isolato dal liquido pleurico avevano una storia di precedente infezione acuta faringea potenzialmente di origine streptococcica. L’ipotesi che Sp emm1 possa dare forme faringee e da qui dare inizio a patologie invasive gravi diviene causa di giustificate preoccupazioni se si considera la facilità con il quale Sp può diffondersi una volta che sia causa di una infezione faringea. Uno studio condotto anch’esso in UK che ha coinvolto 6 classi, 12 casi di scarlattina, 17 contatti familiari e 278 compagni di classe  ha chiaramente dimostrato che il patogeno responsabile dell’infezione aveva rapidamente colonizzato buona parte dei compagni di classe dei bambini malati, il 10% dopo una settimana dalla prima diagnosi, il 27% dopo 2 settimane, il 24% dopo 3, e il 14% dopo 4.  Tutto ciò apre non pochi problemi comportamentali a fronte di un mal di gola e a fronte di un test rapido negativo per Sp. Ricordo come gli scores per l’identificazione di Sp come causa di faringite siano ben lontani dal dare risultati certi e come anche i test rapidi, sia pure non frequentemente, possono non essere in grado di identificare il batterio. Se si teme la presenza di Sp emm1 con il rischio di malattie gravi e si considerano le difficoltà di diagnosi certa le, conclusioni potrebbero portare, con buona pace dell’esagerato uso degli antibiotici e il rischio di incrementare la resistenza batterica,  al trattamento sistematico di tutti i casi di faringotonsillite. Inoltre, il riscontro di un Sp in un soggetto asintomatico deve ancora essere considerato, come avviene attualmente, uno stato di portatore e, quindi, non richiedere antibioticoterapia? È chiaro che un problema semplice, con qualche difficoltà chiarito oggi, può divenire complesso e difficile da risolvere. Studi ulteriori sono necessari, anche, e soprattutto. per confermare il tropismo di Sp emm1 per il faringe. Inoltre, un monitoraggio delle variazioni genetiche di questo patogeno è estremamente urgente perché mutazioni successive potrebbero modificarne le caratteristiche peggiorandone o riducendo virulenza e capacità diffusive. Infine, è augurabile che, con l’acquisizione di ulteriori informazioni, le autorità sanitarie pianifichino, a livello internazionale, linee guida comportamentali condivise, per ridurre al massimo errori e rischi.

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Prof. Nicola Principi - Direttore Responsabile RIPPS