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2018 LEGIONELLA/2020 COVID-19. ASSONANZE/DISSONANZE
gio 11 giu, 2020

 

Riceviamo e pubblichiamo l'articolo del Dottor Sergio Perini, Medico di Medicina Generale

Il Presidente: Dott. Ottavio Di Stefano

 

2018-Legionella/2020Covid 19
Assonanze/Dissonanze

Molti miei pazienti mi hanno chiesto se vi fossero analogie tra la epidemia di Legionella del settembre 2018 e la pandemia Covid 19 del 2020.

Analizziamo le assonanze e le dissonanze.

Il primo dato è l’estrema diversità del fenomeno: l’epidemia da Legionella ha interessato un’area di circa 60.000 cittadini a sud della provincia di Brescia sull’asta del fiume Chiese. Al contrario il Covid-19 è divenuta una pandemia globale partendo da Wuhan propagandosi in tutto il mondo.

La legionella pneumophila è un batterio Gram negativo individuato la prima volta in un hotel di Philadelphia (USA) nel 1976 durante una convention di legionari (da lì il nome di Legionella) con 34 deceduti pari al 15% di mortalità. Vive tra i 25° e i 42° e si trasmette per via aerea tramite vapore acqueo. Si riconoscono 50 specie diverse con 71 sierotipi diversi.

 Dal punto di vista diagnostico è possibile fare diagnosi certa rilevando gli antigeni urinari e gli anticorpi ematici (IgM e IgG) solo del sierotipo 1 mentre serve un esame genetico tramite la PCR (Polymerase Chain Reaction) per individuare gli altri sierotipi ben più rari e Rx/TAC torace.

La sintomatologia è caratterizzata da iperpiressia (39°-40°), grave astenia, dispepsia, dispnea con complicazioni cardiache (pericardite).

La terapia si basa su antibiotici quali i macrolidi, azitromicina e levofloxacina oltre che ossigenoterapia, etc.

Si ricorda che dai dati della ATS di Brescia questo cluster epidemiologico è stato caratterizzato da 1017 casi di polmonite da legionella di sierotipi 1,2,14: 878 casi con accesso ai Pronto Soccorso e 139 casi curati a domicilio dai medici di medicina generale. Ci sono stati 11 deceduti nei 7 Comuni interessati (Montichiari, Carpenedolo, Calvisano, Remedello, Acquafredda, Isorella, Visano) con un tasso di mortalità di 19,3 x 100.000 a fronte del tasso di 6,1 x 100.000 del resto della ATS con un indice statisticamente significativo.

 

Il Covid-19  è un virus della famiglia dei coronavirus, una struttura non cellulare ma con un capside e un filamento di RNA che necessita delle strutture di una cellula per replicarsi. Si trasmette per via aerea tramite le goccioline interumane di Flugge delle cavità orali e nasali.

Il Covid-19  è stato individuato per la prima volta in Cina il 27 dicembre 2019 dal dr Liu Wen Lian deceduto il 1 gennaio 2020. Si presenta come un virus nuovo la cui clinica è stata studiata nei suoi molteplici aspetti genetici e clinici in questi mesi da parte di numerosi clinici, anatomo-patologi ed epidemiologi.

La sintomatologia varia di intensità in base alle condizioni cliniche del paziente: iperpiressia, tosse secca, alterazione dell’olfatto e del gusto, sintomi gastro-intestinali, aumento della frequenza respiratoria e dispnea sempre più ingravescente con successivo interessamento del sistema cardio-vascolare e renale per la formazione di trombosi venosa e arteriosa e conseguenti emboli che possono dare infarto del miocardio o strock cerebrali.

La diagnosi ad oggi si può fare oltre che sulla clinica, sul test sierologico studiando gli anticorpi (IgM e IgG), sul tampone faringeo e nasale per studiare la presenza del virus, esame colturale dell’escreato polmonare, Rx, ecografia e TAC del torace, indici di flogosi (proteina C reattiva, D-dimero, Interleukina 6) ed eventuale emocoltura per la sepsi. Importante per l’evoluzione della malattia è sicuramente l’indice di saturazione dell’ossigeno del sangue tramite il saturimetro superiore nella norma al 96%.

La terapia è stata oggetto di diatribe in ambito medico, vista la non conoscenza inziale di questa malattia virale. Secondo le varie fasi della malattia si possono utilizzare: lopinavir/ritonavir (536 euro per 120 cp), idrossiclorochina fosfato of label (6 euro per 30 cp), cortisone, enoxaparina 6000 UI (45 euro 10 fiale), ossigenoterapia con una pO2 < 93%, plasma iperimmune etc.

I dati ufficiali del Ministero italiano sulla pandemia al 6 giugno 2020 sono i seguenti:

Italia: contagiati 234.801, guariti/dimessi 165.078, deceduti 33.856

Mondo: contagiati 6.610.301, deceduti 391.161.

Rammento che il Centro delle malattie infettive dell’Imperial College di Londra ipotizza una percentuale del 9,8% della popolazione italiana di contagiati asintomatici, cioè circa 5,9 milioni cittadini. Ne consegue la importanza strategica del test sierologico e dell’eventuale esame del tampone per individuare i contagiati asintomatici.

Un’assonanza tra la epidemia da Legionella e la pandemia del Covid-19 è la evidente trasmissione aerea del batterio e del virus con un iniziale coinvolgimento dell’apparato respiratoria con un senso di “fame d’aria”. Aria e l’Ossigeno sono in effetti una precondizione per la vita da cui ne consegue l’angoscia della morte per ogni essere vivente.

Un’altra assonanza si può evidenziare dalla scarsa qualità dell’aria di tutta la pianura padana e di Wuhan, città tra le più inquinate della Cina. Sono particolarmente significative le immagini satellitari della pianura padana pre-Covid e post-Covid dove si constata la drastica riduzione della pollution  dopo il lock down: riduzione di CO2, di NH3 e  delle Particuler Matter PM10 e PM 2,5 con grande benefici della qualità della respirazione di tutta la popolazione. Si ricorda che lo studio della SIMA (Società It. Medicina Ambientale) e delle Università di Bologna e di Bari dimostrano come il particolato può fare da carrier ai virus in generale. Questo fa ipotizzare che l’enorme sviluppo industriale e l’agricoltura intensiva del Nord d’Italia possa avere una correlazione con la maggiore presenza del Covid-19 al Nord.

Una riflessione conseguente è, dunque, la opportunità unica e irripetibile oggi di rivedere i paradigmi dello sviluppo della nostra attuale società che deve avere come obiettivo un migliore rapporto tra Uomo e Natura puntando ad uno sviluppo più equo e sostenibile verso una green economy.


Dr Sergio Perini
Medico Medicina Generale-ISDE
Carpenedolo, giugno 2020