Le Pillole Green sono approfondimenti periodici che riguardano i "micro" interventi in ambito sanitario per contribuire a salvaguardare l’ambiente e il clima. Le Pillole sono a cura dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bergamo, con cui volentieri avviamo questa collaborazione.
Pillola n.10 "Farmaci, ambiente e salute: alcune raccomandazioni green"
a cura di Antonio Bonaldi con la collaborazione di Vitalia Murgia, pediatra Isde
I farmaci sono una delle più importanti conquiste della medicina, ma vanno utilizzati in modo corretto, perché possono avere effetti collaterali e nuocere all’ambiente in due modi: attraverso la contaminazione del suolo e delle acque e con l’emissione di gas serra.
Mediante le acque reflue delle fognature i farmaci presenti nelle urine e nelle feci dei pazienti, si disperdono nelle diverse matrici ambientali dove possono restare bioattivi per anni e raggiungere l’uomo attraverso la catena alimentare. Oggi, vi sono prove consistenti che l’esposizione prolungata a queste sostanze, anche a bassi dosaggi, provochi alterazioni endocrine nei pesci, nelle rane, negli uccelli e nella vegetazione acquatica, mentre i residui di antibiotici possono favorire lo sviluppo di germi multiresistenti.
La produzione, il trasporto, l’uso e lo smaltimento dei farmaci sono inoltre responsabili di circa il 20% delle emissioni di gas serra generate dai servizi sanitari. Il settore farmaceutico, rappresenta quindi una grossa opportunità per ridurre le emissioni di CO2.
Insomma, si tratta di un problema emergente a cui prestare molta attenzione, anche perché, a causa dell’invecchiamento della popolazione e dei progressi scientifici, il consumo di famaci e il numero di nuove molecole rilasciate nell’ambiente è inevitabilmente destinato a crescere.
Ecco, quindi, alcune raccomandazioni pratiche.
Utilizzare i farmaci in modo appropriato
Secondo l’OMS, circa la metà dei medicinali sono prescritti o venduti in modo inappropriato e la metà dei pazienti non li assume correttamente (1). Il modo più efficace per ridurre l’impatto dei farmaci sulla salute e sull’ambiente è pertanto quello di intervenire sull’appropriatezza. Un problema che riguarda molti farmaci di uso corrente nella pratica clinica.
Particolare attenzione merita, inoltre, la cosiddetta politerapia: un fenomeno preoccupante e in rapida ascesa che interessa un’ampia porzione di anziani. Basti pensare che circa un terzo della popolazione di età uguale o maggiore di 65 anni assume contemporaneamente, spesso in modo inappropriato, 10 o più farmaci (2). Molti studi hanno dimostrato, peraltro, che l’eccesso di prescrizioni può essere migliorato avviando un processo sistematico di deprescrizione che implica la revisione periodica della terapia in atto, allo scopo di ridurre o sospendere i farmaci non necessari (3).
Scegliere i principi attivi meno dannosi per l’ambiente
Scegliere i farmaci tenendo conto anche del loro impatto sull’ambiente non è facile dato che le informazioni disponibili sono scarse. Esiste una banca dati svedese che può essere d’aiuto (4) ma la Commissione Europea sta rivedendo la legislazione, affinché le Case farmaceutiche, prima dell’immissione in commercio di un nuovo farmaco, forniscano dati completi relativi alla valutazione del rischio ambientale (ERA), compresa l’impronta carbonica (5).
Comunque, quando possibile è importante optare per le alternative terapeutiche più sostenibili. Per esempio, per la cura dell’asma e delle bronco-patie croniche, anziché inalatori che usano propellenti gassosi si può ricorrere agli inalatori in polvere, che a parità di efficacia, hanno un’impronta carbonica fino a 40 volte inferiore (6).
Utilizzare, quando possibile, la somministrazione orale
L’impronta carbonica e i costi associati alla produzione, l’utilizzo e lo smaltimento dei farmaci prescritti per via endovenosa sono di gran lunga maggiori di quelli attribuibili ai farmaci assunti per via orale. Quando possibile è quindi preferibile utilizzare quest’ultima via di somministrazione, che risulta spesso altrettanto efficace e più sicura per il paziente (7).
Smaltire i medicinali in modo corretto
I farmaci non utilizzati o scaduti non vanno gettati negli scarichi domestici o nella pattumiera ma riposti, con le loro confezioni, nei contenitori disponibili presso le farmacie.
__________
1. The world medicines situation. © World Health Organization 2004.
2. Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali. L’uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia. Rapporto Nazionale 2019. Roma: Agenzia Italiana del Farmaco, 2021.
3. Grezzana M: Deprescrizione: come, quando e perché. I luoghi della cura. Rivista on-line - Marzo 2023.
4. Pharmaceuticals and Environment - Janusinfo: Health and Medical Care Administration, Region Stockholm, Sweden.
5. European Health Union: Commission proposes pharmaceuticals reform for more accessible, affordable and innovative medicines. Link
6. Wilkinson AJK et al: Costs of switching to low global warming potential inhalers. An economic and carbon footprint analysis of NHS prescription data in England. BMJ Open 2019;9:e028763.
7. Min Na Eii et al: Sustainable practice: Prescribing oral over intravenous medications BMJ 2023;383:e075297.