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RISPETTO
gio 12 apr, 2018

Rispetto per chi perde una persona cara. Rispetto che diventa compassione, intesa come partecipazione al dolore dell’altro, quando il dramma spezza le vite come la perdita di un figlio.

Rispetto che non ci consente di entrare nel merito della vicenda sulla scomparsa della piccola Nicole.

Il merito va studiato, indagato, chiarito. Ed è del tutto giusto che sia così.

Riusciamo perfino a comprendere che indicare una ipotetica causa evitabile e “presunti colpevoli” possa, non attutire, ma distogliere per un attimo dal dolore. E’ un tempo effimero perché la sofferenza della disperazione ricomparirà inaccettabile.

 

Per tutti noi, per tutta la comunità medica è un colpo durissimo. Le nostre poche o quasi certezze dettate dall’esperienza, dallo studio, dall’impegno svaniscono e, che ci si creda o meno, ricompare l’intimo rapporto con il nostro stesso essere genitori.

I media. I media fanno il loro lavoro con cronache serie e meno serie. E’ il loro lavoro.

Molti, però, che hanno facilità di accesso ad un microfono ed al dibattito anonimo sui social, senza nessuna analisi, senza documentazione alcuna, senza nessuna valutazione di sistema, emettono giudizi dettati solo dall’incompetenza, perché questa è la notizia che “buca”.

Che fare se non ignorarli.

E c’è una frase che, purtroppo, non è vera, “non si può morire di…….nel 2018”.

Anche “riconosciuti intellettuali” nel recente passato si sono sbilanciati in analisi che partivano da questo presupposto. Reazioni imprudenti smentite dalla valutazione reale dei fatti.

Nel 2018 la medicina non “cura e guarisce tutto”. Si muore molto meno di parto, di infarto, di ictus, di malattie tumorali, di complicanze rare ed imprevedibili, ma si muore.

Attendiamo con fiducia l’esito delle indagini, ma intanto tutte le mattine dobbiamo continuare a visitare negli ambulatori, nelle corsie ospedaliere, ad entrare nelle sale operatorie… con addosso un nuovo grande peso. Peso non certo paragonabile a quello dei colleghi che hanno ricevuto, anche se atto inevitabilmente dovuto, un avviso di garanzia e che meritano anche loro rispetto.

Per il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Brescia
Ottavio Di Stefano