Non mi viene in mente il cognome, ma il nome di battesimo di quel collega che conosco da sempre e che ora è in rianimazione intubato.
Vorrei chiamarli tutti per nome, i pediatri, i medici di famiglia, quelli dell’ospedale, medici e non, che vivono sulla loro pelle la malattia che cercavano di curare.
Sono vecchio, faccio questo lavoro a Brescia da più di 40 anni, e tanti della mia generazione li conosco, ma vorrei chiamarli tutti per nome e dire loro, anche se è poco, forse niente, che questa nostra comunità, non casta, non classe, é una comunità di uomini e donne che li ha nel cuore e nella mente.
Scrivo queste parole avendo appreso, da pochi minuti, che un presidente di ordine della Lombardia, di cui mi onoravo della stima e dell’amicizia, é mancato, per COVID 19, alle cinque di stanotte. Aveva 67 anni e faceva il medico di famiglia
Faccio davvero fatica a star qui seduto a rispondere a decine di quesiti quotidiani, molti seri, alcuni banali e fuori luogo, e pochi, molto pochi, del tutto stupidi.
Faccio davvero fatica a star qui seduto a leggere le delibere, i decreti e cercare di interpretarli, nella loro frequente contraddittorietà, per tenervi informati.
Stasera c’è il tavolo delle cure primarie in ATS, su convocazione richiesta dall’ordine.
Stamane arriveranno, si dice, le “nuove” regole comportamentali delle Regione per i pediatri e i medici di famiglia.
Dirò poche cose. Azzeramento della burocrazia, assunzione di tutti i medici disponibili, specializzandi, corsisti, compresi i neolaureati (sto studiando l’iscrizione sub iudice per chi non ha ancora sostenuto l’esame di stato; lo so che è quasi impossibile, ma ci sono 173 medici !!! che attendono l'abilitazione) per sostituzioni e supporto di tutte le categorie (Pediatri, MMG e, anche se è il tavolo delle cure primarie, gli Ospedalieri). Chiusura di tutte le attività ambulatoriali non differibili (poche) per reclutare medici ed infermieri anche proponendo strumenti eccezionali (precettazione).
Poche chiare regole cliniche che guidino il comportamento dei medici sui pazienti COVID19 ed informazione diffusa alla popolazione sulle limitazioni all’accesso al SSN per questa che è una calamità.
Scrivo sotto l’effetto di un'emozione forte e vi chiedo scusa del tono. Ma ho una gran voglia di alzarmi da questa comoda poltrona, di bardarmi, con tutti i DIP possibili, e tirar fuori dalla borsa il mio ammuffito fonendo.
Ottavio Di Stefano
Brescia 11 marzo 2020