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VARIANTE DELTA DI SARS-CoV-2 IN EUROPA: LA DICHIARAZIONE DELL'EUROPEAN CENTRE FOR DISEASE PREVENTION AND CONTROL -ECDC
ven 02 lug, 2021

Dal documento ECDC Valutazione del rischio - 23 giugno 2021: Implicazioni della diffusione della variante Delta di Sars-CoV-2 in Europa

Evidenze attuali
In base alle evidenze attuali la variante Delta di SARS-CoV-2 (B.1.617.2), classificata come “variant of concern” (VOC), è del 40-60% più trasmissibile di quella Alfa (Β.1.1.7) e si può associare a un rischio di ospedalizzazione più alto. Inoltre, ci sono prove che chi ha ricevuto solo la prima dose dei vaccini che prevedono la somministrazione di due dosi è meno protetto contro l’infezione della variante Delta che contro altre varianti, a prescindere dal tipo di vaccino. Una vaccinazione completa, comunque, assicura una protezione quasi equivalente contro la variante Delta.

Previsioni epidemiologiche
Considerando il vantaggio stimato nella trasmissibilità della variante Delta e impiegando modelli predittivi, si prevede che questa variante causerà il 70% delle nuove infezioni da SARS-CoV-2 in Europa entro l’inizio di agosto e il 90% delle infezioni per la fine di agosto. Per SARS-CoV-2 esiste un gradiente di rischio ben documentato in base all’età, dal momento che le persone più anziane e quelle con comorbilità sono più a rischio di venire ospedalizzate o morire a causa di COVID-19. In uno scenario che contempla una graduale riduzione del 50% delle misure di intervento non farmaceutico (NPI) da qui all’1 settembre, ci si aspetta che l’incidenza di SARS-CoV-2 aumenti in tutte le fasce di età, con incidenza più alta in quelle con meno di 50 anni.

Gli scenari elaborati secondo un approccio modellizzato indicano che durante i mesi estivi qualsiasi rilassamento nella severità delle misure “non farmaceutiche” (NPI) in vigore in Europa all’inizio di giugno potrebbe condurre a un incremento veloce e significativo dei casi giornalieri in tutte le fasce di età, con l’incidenza più alta nelle persone con meno di 50 anni, e un conseguente aumento di ospedalizzazioni e morti, che potrebbe raggiungere gli stessi livelli dell’autunno 2020 se non verranno prese misure ulteriori.

Valutazione del rischio
Considerando la probabilità molto alta che la VOC Delta diventi la variante dominante in Europa:

•    Il rischio complessivo dell’infezione SARS-CoV-2 per la popolazione generale, in relazione all’atteso incremento nella circolazione della variante Delta, è basso per le sotto-popolazioni completamente vaccinate, mentre è da alto a molto alto per le sotto-popolazioni parzialmente vaccinate o non vaccinate del tutto.

•    Il rischio complessivo dell’infezione SARS-CoV-2 per la popolazione vulnerabile, in relazione all’atteso incremento nella circolazione della variante Delta, è da basso a moderato per le sotto-popolazioni completamente vaccinate, mentre è molto alto per le sotto-popolazioni parzialmente vaccinate o non vaccinate del tutto.
 
Dall’ultima valutazione del rischio pubblicata dall’ECDC il 10 giugno, e data l’attesa prevalenza in futuro della variante Delta, il rischio è aumentato per i Paesi in tutte le situazioni epidemiologiche. Senza una continua applicazione delle misure di intervento non farmaceutico (NPI) e senza un’ulteriore, rapida implementazione delle immunizzazioni complete, si potranno osservare marcati incrementi di nuove infezioni, ospedalizzazioni e decessi.

Messaggi chiave – Scelte per la risposta dei Paesi europei
La piena vaccinazione di tutti i gruppi a rischio di COVID-19 grave dovrebbe essere raggiunta il prima possibile, per ridurre il rischio di ospedalizzazioni e morti. Per ottenere la massima protezione nel più breve tempo possibile si raccomanda che gli individui ad alto rischio di esiti gravi da SARS-CoV-2 ricevano la seconda dose di vaccino nel più breve intervallo possibile dopo la somministrazione della prima dose.

E’ cruciale proseguire nell’implementazione delle vaccinazioni agli attuali livelli, per mantenere l’incidenza a livelli gestibili. Un’ulteriore accelerazione delle immunizzazioni, per raggiungere maggiori quote di copertura vaccinale, potrebbe avere un impatto sostanziale nel diminuire l’incidenza, le ospedalizzazioni e i decessi, specialmente nei più anziani.

Gli interventi non farmaceutici (NPI) dovrebbero essere mantenuti a un livello sufficiente per contenere la trasmissione della variante Delta nella comunità finchè più ampie quote di popolazione non saranno completamente vaccinate, in modo da evitare una risalita dei casi con un possibile aumento di ospedalizzazioni e mortalità.

E’ di estrema importanza la sorveglianza genomica delle varianti attualmente circolanti (inclusi campioni settimanali rappresentativi di sufficienti dimensioni e campioni target da contesti e popolazioni speciali), per individuare precocemente e monitorare le varianti emergenti di SARS-CoV-2. Gli Stati membri che necessitano di un supporto per raggiungere gli obiettivi di sequenziamento possono utilizzare i servizi dell’ECDC per sequenziare SARS-CoV-2.

Testo integrale documento ECDC Valutazione del rischio 23 giugno 2021:  https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/Implications-for-the-EU-EEA-on-the-spread-of-SARS-CoV-2-Delta-VOC-23-June-2021_1.pdf