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Le "altre" pandemie
ven 12 ago, 2022

Pandemia: rifacimento di epidemia secondo l’agg. gr. πανδήμιος «di tutto il popolo» (vocabolario Treccani).

Come sarà l’autunno? Il virus circola. 

Ma l’estate, il desiderio acuto di normalità, la stessa nostra resilienza, relegano SARS-COV-2 su una quinta di sfondo.

Le altre pandemie non infettive contribuiscono a distogliere lo sguardo.

La guerra con il suo portato di dolore diffuso, di conseguenze socioeconomiche, di incognite sul futuro assetto geopolitico e il cambiamento climatico, testimoniato da questa estate torrida ed arida, intaccano le nostre individualità, c’è una preoccupazione collettiva.

La crisi di governo che rimanda la soluzione di questioni aperte.

“Risorse, liste d'attesa, carenza di personale, riforma dei medici di famiglia e via dicendo. A meno di due mesi dal voto ecco i problemi irrisolti che la sanità si porta dietro da tempo e su cui chiunque il 25 settembre conquisterà Palazzo Chigi e Lungotevere Ripa non potrà non confrontarsi. Nella speranza che a roboanti proposte non corrispondano altrettanti fallimenti” (Luciano Fassari, Quotidiano Sanità, 31 luglio 2022).

Come sarà l’autunno?

Mi avventuro in un parallelismo ardito.

Scrive Alison B. Rapoport, infettivologa di Cambridge, il 9 agosto su JAMA: “… In risposta a questo periodo mostruoso, alcuni medici si sono induriti e si sono ritirati sotto il duplice fardello del dolore e del lavoro senza fine. Capisco anche questa risposta”. Ma aggiunge poi: “Abbiamo vissuto la convulsione collettiva del mondo e il recupero da quell'esperienza non è una conclusione scontata per nessuno di noi…. Ma la pandemia ha rafforzato la mia convinzione che l'opportunità di prendersi cura dei pazienti è un dono totale e avere buoni colleghi è tutto: la mia resistenza non sarebbe mai sopravvissuta ai tempi di crisi intense senza di loro…. Fuori dal crogiolo di COVID, anche il mio obiettivo è cambiato. Le mie giornate sono animate ora da un nuovo senso di ispirazione e angoscia, sentito in egual misura. Il dottore è diverso. La storia troverà i suoi risvolti positivi e le sue lezioni, ma per me, mentre la pandemia si estende davanti a noi, questo è ciò che porto avanti. E alla fine, nonostante le difficoltà di affrontare lo stress e la tragedia del momento, rimboccarsi le maniche è stato meglio che torcere le mani inattive”.

Come sarà l’autunno?

Non solo chi ha la responsabilità e l’onore della “Politica”, ma se tutti noi ci rimboccheremo le maniche, nel rispetto reciproco, l’autunno avrà i soliti meravigliosi colori.

Ottavio Di Stefano