Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brescia

Rispetto, senza ipocrisie, per il dolore insanabile di chi per sempre dovrà convivere con il pensiero di una perdita fatale come quella di una figlia, di una bimba.

Rispetto per Anna, Anna Solzi, la nostra collega pediatra che in questi anni ha vissuto un’altra sofferenza.

Era lei, con una storia professionale di prim’ordine, fatta di competenza e umanità, giudicata responsabile, colpevole, di quella perdita.

E cadono improvvisamente tutte le certezze. Viene meno la convinzione nel proprio lavoro. Quel lavoro in cui hai creduto, quella passione che te lo fa amare, per cui il tempo dedicato ai piccoli o grandi pazienti è tempo ben speso e che dà senso alla vita.

E intanto vedeva, e non esagero, la sua di vita spegnersi, le sue relazioni famigliari e sociali divenire drammaticamente diverse.

Oggi “il fatto non sussiste”, recita la sentenza di assoluzione in appello.

Anna, che in questi anni, e ne sono certo, ha provato dolore per quella bimba, ora ha diritto alla sua serenità, di madre, di moglie, di medico.

E all’abbraccio di tutta la comunità medica bresciana.

Ottavio Di Stefano