Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brescia

La recente decisione del TAR della Sicilia avverso il Ministero della Salute per un supposto nesso di causalità tra vaccinazione tetravalente (difterite, tetano, pertosse, epatite B) e antipolio pone ancora all’attenzione dell’opinione pubblica la ricorrente discrepanza tra scienza basata sull’evidenza e decisioni delle giustizia (che nel caso specifico appaiono tuttavia più legate a vizi di forma procedurali  - il Ministero della Salute non avrebbe impugnato l’avversa sentenza del 2014 da parte del tribunale civile che lo condannava al pagamento di 250.000 euro - che alla sostanza dell’evento).

La vaccinazione – che seppur eccezionalmente e limitatamente a pochi specifici vaccini può causare la malattia che intende prevenire o possibili complicanze - è con ogni probabilità la tecnica preventiva che ha contribuito a salvare più vite umane del XX secolo, sollevando l’umanità dai ben più devastanti effetti in termini di mortalità e morbidità delle malattie infettive. Malattie infettive che, lo ricordiamo, non sono scomparse nelle società occidentali ma – per la gran parte di loro - solo tenute sotto controllo da una adeguata copertura vaccinale specifica.

Questo Ordine, nel rispetto delle decisioni del TAR della Sicilia, intende ribadire con fermezza la assoluta solidità dei dati scientifici che provano

(a) l’utilità delle vaccinazioni in termini di salute pubblica
(b) la necessità di perseguire elevati tassi di copertura vaccinale per impedire il ritorno di malattie oggi controllate solo grazie alla pratica vaccinale
(c) l’assenza di nesso causale tra vaccinazioni ed autismo, come anche recentemente ribadito dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. A tal proposito vale la pena ricordare il famoso caso del Dott. Wakefield, autore dell’articolo pseudoscientifico – poi ritrattato – che suggeriva la esistenza di nesso causale tra vaccinazione antimorbillosa e autismo e che è costato all’autore la radiazione dall’albo dei medici inglesi quando la sua natura fraudolenta è stata resa evidente.

Prof. Francesco Castelli per il Consiglio Direttivo dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brescia