Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brescia

Di seguito si pubblica quanto pervenuto dal Dott. Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale)

Riccardo Castagnoli, MD; Martina Votto, MD; Amelia Licari, MD; Ilaria Brambilla, MD, PhD; Raffaele Bruno, MD; Stefano Perlini, MD; Francesca Rovida, PhD; Fausto Baldanti, MD; Gian Luigi Marseglia, MD

Presentazione a cura di Gian Luigi Marseglia

 La diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2 richiede ancora sforzi globali per identificare efficaci strategie di prevenzione e di corretta gestione medica non solo nella popolazione adulta affetta, ma anche in quella pediatrica. La rivista JAMA Pediatrics ha recentemente pubblicato la prima revisione sistematica della letteratura sull’infezione da SARS-CoV-2 in età pediatrica. L’analisi degli studi finora disponibili ha permesso di confermare che i bambini e gli adolescenti (0-19 anni) con COVID-19 possono essere asintomatici o manifestare sintomi lievi (febbre, tosse secca ed astenia), guarendo completamente dall’infezione in 1-2 settimane. Pur presentando lo stesso rischio di infezione della popolazione adulta, i bambini e gli adolescenti sembrerebbero quindi essere a minor rischio di sviluppare un’infezione severa da SARS-CoV-2. Al momento, però, mancano dati pediatrici sul ruolo e l’influenza delle comorbidità nello sviluppo di forme gravi di COVID-19.

Lo studio evidenzia inoltre che i bambini e gli adolescenti affetti hanno acquisito l’infezione tramite i contatti stretti con i loro familiari affetti. Questi aspetti clinici ed epidemiologici giustificano l’importanza e la continua necessità di garantire adeguate misure di prevenzione (astensione dalle attività scolastiche e ludiche, quarantena domiciliare) dell’infezione nella popolazione pediatrica.
Questa revisione sistematica è un fondamentale punto di partenza per lo sviluppo di ulteriori studi pediatrici, in quanto permette di individuare aspetti clinici della malattia ancora poco noti, in particolare:

-       ragioni per cui i bambini sviluppano sintomi meno gravi rispetto agli adulti,
-       altre possibili vie di diffusione dell’infezione (oro-fecale, intrauterina),
-       eventuale trasmissione da bambino-bambino o da bambino ad adulto,
-       effetti delle patologie croniche preesistenti e delle comorbidità,
-       strategie terapeutiche efficaci, sicure e standardizzate su un’ampia popolazione pediatrica.