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Enpam, risarcimento da 40 milioni con sentenza della Corte dei Conti
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gio 12 ago, 2021

Enpam, risarcimento da 40 milioni: la Fondazione riconosciuta parte lesa dalla Corte dei Conti nella vicenda degli investimenti a rischio

L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brescia esprime soddisfazione per la recente sentenza della Corte dei Conti relativa alla Fondazione Enpam. La magistratura contabile ha infatti condannato un esperto finanziario, che era membro del Consiglio di amministrazione, e un consulente della Fondazione, già direttore generale, a rifondere quasi 40 milioni di euro all’Enpam, l’ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e odontoiatri.
La vicenda giudiziaria aveva preso il via nel 2011, con un esposto relativo a un’ipotesi di danno erariale causato all’Enpam dalla gestione di investimenti finanziari (in particolare titoli CDO - Collateralized Debt Obligations), effettuata prima della crisi dei mercati nel 2008, da cui sono derivate perdite a carico del bilancio dell’ente.
Lo scorso 29 luglio la sentenza della Corte dei Conti ha accertato la condotta colposa dei due esperti finanziari, per avere indotto in errore gli altri componenti del Consiglio di amministrazione, non informandoli correttamente sul rischio dei titoli di cui proponevano l’acquisto. L’Enpam, che si era costituita parte civile nel processo penale interrotto dalla prescrizione, è stata riconosciuta parte lesa nella vicenda.
«L’auspicio è che il risultato di queste malversazioni possa davvero tornare nelle casse della Fondazione e contribuire a rafforzare previdenza e assistenza di odontoiatri e medici – sottolinea il presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Brescia, dottor Gianmario Fusardi - Come contribuenti Enpam confidiamo che si arrivi fino in fondo a questa vicenda».
«Nell’arco degli ultimi dieci anni – dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Brescia, dottor Ottavio Di Stefano - sono state rafforzate le tutele del patrimonio Enpam, a garanzia dei medici e odontoiatri contribuenti». Sono stati esclusi dal CdA i componenti non medici, ed è stata attuata una riforma degli investimenti per garantire controlli incrociati e procedure trasparenti riguardo a ogni decisione, che viene sottoposta a una serie di verifiche volte a mettere al riparo da situazioni ad alto rischio.
«Riconosciamo il lavoro fatto dal presidente in carica Oliveti, a partire dal 2010 quando era vicepresidente vicario, per minimizzare le perdite legate agli investimenti a rischio: si sono avviate procedure di ristrutturazione del debito in modo da evitare gravi deficit, e grazie a questo tipo di gestione, pur di fronte a un rischio così elevato, la Fondazione non ha riportato pesanti danni collaterali», afferma Claudia Valentini, vice presidente CAO di Brescia e membro eletto dell’assemblea nazionale Enpam, rassicurando che «le casse della Fondazione Enpam sono in ottima salute: il patrimonio netto al 31 dicembre 2020 si è assestato sui 24 miliardi di euro (incrementatosi del 5,5% rispetto al 2019), con un utile di esercizio di più di 1 miliardo di euro ed un saldo positivo della gestione previdenziale di 852 milioni di euro».