FORUM “La Medicina del territorio”
martedì 13 ottobre 2020
IL CONTRIBUTO DI CLAUDIO SILEO, DIRETTORE GENERALE ATS BRESCIA
L’esperienza COVID19 ha certamente cambiato molto e molti e, come sappiamo, non solo nel mondo sanitario.
Tuttavia sono stati soprattutto i professionisti sanitari a esserne colpiti, sia in senso concreto ed umano perché malati e purtroppo in alcuni casi vittime, sia in senso più professionale.
Sono cambiati i bisogni, cambiati i riferimenti, cambiati gli approcci, in modo anche copernicano rispetto a quello che eravamo abituati a fare.
E’ emersa certamente una difficoltà di fondo a reclutare professionisti adeguati sia per numero sia per competenze, perché le ben note e croniche carenze si sono dimostrate in questa drammatica ed estrema situazione in tutta la loro negatività.
Gli errori di programmazione sul numero di professionisti medici, ma anche infermieri, assistenti sanitari ed altri, da preparare alle esigenze del mondo del lavoro, i tagli che il Sistema sanitario ha subito negli ultimi anni , forse decenni, si sono rivelati nella loro cruda realtà.
Sono ora disponibili finanziamenti e forse lo saranno ancor di più, provenienti dall’Europa, ma il problema è la mancanza di professionisti ed i tempi medio-lunghi per poterne disporre in numero più adeguato: la formazione di un medico è lunga e non si improvvisa in pochi mesi.
E il territorio, più di tutti, ha sofferto e soffre di questa carenza che dovrà in fretta essere riequilibrata se davvero si vuole mettere a frutto la drammatica esperienza COVID19.
Sarebbero tante le riflessioni, ma credo che il tema del personale e dei professionisti possa davvero essere o una grande criticità o una grande opportunità: la forza ed il valore di un Sistema sanitario Pubblico devono dimostrarsi tali proprio nei momenti di crisi.